giovedì 12 giugno 2008

“Non ho nemmeno un seme quando comincio. È come partire da zero”


Keith Jarrett (Allentown, 8 maggio 1945) è un pianista, clavicembalista e compositore statunitense, considerato tra i più importanti pianisti jazz viventi.
Nel corso della sua carriera artistica ha realizzato una serie di album in studio, tutti accolti con discreto successo, ma è a partire dal 1973 che Jarrett, esibendosi in concerti completamente improvvisati, dà vita ad alcune registrazioni che lo renderanno uno degli artisti jazz di maggior successo al mondo.
Tra i concerti più importanti: Solo Concerts Bremen & Lausanne (1973); Sun Bear Concerts (1976); Concerts Bregenz / München (1981); Paris Concert (1988); Vienna Concert (1991); La Scala (1995) e The Köln Concert (1975 – uno degli album più venduti nella storia del jazz).
Jarrett sostiene che le sue migliori esibizioni si sono originate nelle occasioni in cui partiva privo di preconcetti su cosa stava per suonare.
Nel 1983 nasce il cosiddetto Trio Standards dall'incontro che Jarrett fa con il contrabbassista Gary Peacock e con DeJohnett.
Il loro legame da vita ad una serie di album di successo e il conseguente tour del gruppo consacra questo nuovo Standards Trio nella rosa delle formazioni jazz storiche.
Il trio diviene un piccolo miracolo di equilibrio e creatività, di ispirazione e di perfezione formale.
Ne viene fuori, nel corso di più di tre lustri, una collezione di dischi superbi, incluso il monumentale cofanetto di sei cd registrato nel 1994 al Blue Note, il tempio del jazz newyorkese.
Va inoltre ricordato che dai primi anni ’70 Jarrett si dedica alla musica classica, e oltre al suo lavoro di compositore, egli pubblica album di musica classica per la collana New series della ECM.
Jarrett ha sofferto di quella che è stata diagnosticata come una sindrome da fatica cronica alla fine degli anni '90, per questo motivo è stato costretto al confino nella sua casa per lunghi periodi di tempo.


Nota: The Köln Concert è senza dubbio tra le musiche più soavi che un essere mortale possa contemplare.

http://www.keithjarrett.it/

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