mercoledì 17 dicembre 2008

L'arte concettuale di Lawrence Weiner


Lawrence Weiner (10 febbraio 1942 nel Bronx, New York) artista visivo insieme a Sol LeWitt, Dennis Oppenheim e Joseph Kosuth, è uno degli esponenti principali dell'Arte concettuale.
Weiner è stato tra i primi a smaterializzare l’oggetto artistico in puro linguaggio, la sua arte è definita “pura”, interscambiabile e adatta ad essere declinata con qualsiasi mezzo espressivo. L'autore attraverso caratteri di stampa eleganti, ma funzionali e con monocromi d’effetto - siano essi stencil, dipinti, stampati o installati a rilievo- compone proposizioni scultoree in testi che descrivono processi, materia, relazioni.

Traducendo il processo artistico in parole, Weiner comunica il senso di ogni opera senza definire nessuna delle sue qualità fisiche, rendendola così universalmente oggettiva, accessibile, fruibile per lo spettatore. La sua filosofia si basa sull'idea che una singola affermazione, rivolta alla circolazione di idee e significati, può essere illimitatamente adattata ad una miriade di forme, passando dalla pittura alla pietra fino ad arrivare al testo di una canzone.

“L’arte è qualcosa che l’uomo fa da offrire agli altri per fargli comprendere il loro posto nel mondo”.

Oltre ai primi film e video sperimentali, Weiner ha realizzato libri d'artista ed opere effimere, nonche' numerosi progetti su larga scala di arte pubblica per le città di Vancouver, Vienna, Eindhoven, New York. Tra le importanti mostre recentemente realizzate si contano quelle del Deutsche Guggenheim, Berlino (2000), del Museo Tamayo Arte Contemporaneo, Città del Messico (2004), della Tate Gallery, Londra (2006). Nel 2007 il Whitney Museum, in collaborazione con il MOCA di Los Angeles, ha organizzato la prima grande retrospettiva del lavoro di Weiner attualmente in mostra al K21 Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen Museum, Dusseldorf, fino a gennaio 2009. L'artista vive e lavora tra New York ed Amsterdam.

Quest'oggi è presente a Roma con 'Quid Pro Quo' presso la Gagosian Gallery fino al 17 gennaio, il progetto si ispira alla storia mitologica di Roma, passata e presente, con riferimenti ai sette colli su cui e’ stata costruita la città ed alla celebre tradizione romana di esprimere un desiderio lanciando una moneta nella Fontana di Trevi.

Nello specifico Weiner sviluppa un'installazione site specific per lo spazio ovale della galleria che comprende due installazioni murali di grande formato, una serie di sette disegni su carta ed un'opera a tecnica mista, anch'essa su carta. L'artista utilizza prevalentemente la lingua inglese, ma qui include frasi latine divenute parte di un gergo condiviso, come il titolo della mostra -Quid Pro Quo- che indica uno scambio piu' o meno equo di beni o servizi.

Nessun commento: